Gallipoli Cultura 2027
"Gallipoli la bellezza tra terra e mare"

Gallipoli è nel mare, è del mare, un’isola e una terraferma, un crogiuolo uterino di bellezza, nel cuore del Mediterraneo. Una città che vuole continuare a lavorare nel solco dell’inclusione sociale e della conversione green, detonando il suo patrimonio biblio museale unico, i teatri, biodiversità.
Descrizione
Bando per il conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2027
Gallipoli è nel mare, Gallipoli è del mare, un’isola legata alla terraferma, un crogiuolo uterino di bellezza nel Golfo di Taranto, cerniera e baricentro del Mediterraneo. Una città che vuole continuare a lavorare nel solco dell’inclusione sociale e della conversione green, guardando a modelli culturali e turistici responsabili e sostenibili sul piano sociale, ambientale ed ecosistemico.
Questo progetto culturale si propone di costruire una programmazione nell’arco di un anno che valorizzi i principali luoghi di interesse storico, naturalistico, culturale e religioso della città, mettendo in luce non solo il suo ricco patrimonio architettonico, ma anche le tradizioni popolari e i grandi eventi che ne caratterizzano la vita sociale. Un patrimonio unico di bellezza: la musica, gli organi Kircher, due teatri - di cui uno storico - e tanti musei, un castello, un’isola, un borgo, parchi naturali di estremo valore e poi tanta umanità, i suoi vicoli, i quartieri popolari, i pescatori.
Questo progetto vuole rappresentare una visione per Gallipoli, un investimento che possa fare davvero la differenza per il futuro di un pezzo di economia importante del Salento, della Puglia e d’Italia. Per questo il progetto stesso si apre al territorio, ai drammi ambientali che viviamo, tra cui la xylella, facendoli diventare proposte e leve per rialzarsi e continuare a camminare nel mediterraneo Una programmazione completa sul piano musicale, nelle chiese e nei teatri, una rigenerazione leggera delle periferie portando la storia e la cultura in luoghi spesso di emarginazione con murales e ripiantumazioni, il miglioramento della coscienza territoriale soprattutto dei giovani, campagne di sensibilizzazione in collaborazione con i pescatori, una gestione omogenea e continuativa dei principali luoghi oggetto di interesse, un'attenzione particolare all’uso e al consumo di comunicazione offline che sia impattante e anacronistica.