Bando a sportello per l'erogazione di contributi per Morosità Incolpevole - Fondo Nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli
Si rende noto che, con Determinazione n. 517 del 04/03/2021, è stato pubblicato il "Bando a sportello per l'erogazione di contributi per Morosità Incolpevole- Fondo Nazionale destinato agli...

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Si rende noto che, con Determinazione n. 517 del 04/03/2021, è stato pubblicato il "Bando a sportello per l'erogazione di contributi per Morosità Incolpevole- Fondo Nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli", in favore di soggetti in possesso dei requisiti sotto elencati, che potranno presentare domanda per ottenere un contributo volto a ridurre la morosità incolpevole:
1) reddito I.S.E. non superiore ad € 35.000,00 o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore I.S.E.E. non superiore ad € 26.000,00;
2) essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida;
3) essere titolari di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9) e residenti nell'alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno;
4) cittadinanza italiana, di un paese dell'UE, ovvero, nei casi di cittadini non appartenenti all'UE, possedere un regolare titolo di soggiorno;
5) non essere titolare, unitamente a ciascun componente del nucleo familiare, di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nel territorio nazionale di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del nucleo familiare;
6) situazione di morosità incolpevole, ossia una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare dovuta, a titolo esemplificativo, ad una della seguenti cause:
- perdita del lavoro per licenziamento, escluso quello per giusta causa;
- accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
- cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
- mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
- cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate alla C.C.I.A.A., derivanti da causa di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
- malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali;
- revoca o sospensione di pensioni che rappresentavano fonte di reddito familiare;